IL DISSESTO
Frane, in arrivo un milione
La Regione finanzia la prima tranche della sistemazione delle strade a Curiglia e a Maccagno

Un milione e 215mila euro. Soldi anticipati e in parte già spesi per rimuovere la montagna di terra e di massi franata sotto le piogge torrenziali del 29 agosto, un nubifragio che ha trascinato a valle anche decine di metri d’asfalto lungo le strade provinciali di collegamento tra i comuni dell’alto Varesotto, i più esposti di un territorio mai così fragile sul fronte del dissesto idrogeologico.
Il conto economico, ancora provvisorio, degli smottamenti che hanno messo in ginocchio il Nord della provincia arriverà domani, giovedì 15 ottobre, sui tavoli di Villa Recalcati, riassunto nel testo di due proposte per “lavori di somma urgenza” che saranno esaminate e votate dal consiglio provinciale, convocato per le ore 18.
Tecnicamente si tratta di due provvedimenti di natura finanziaria, messi a punto per ritagliare nelle pieghe del bilancio le risorse economiche necessarie a finanziare gli interventi di prima emergenza e di ricostruzione.
Al cantiere aperto a Curiglia, dov’è franato un tratto della Strada provinciale 6 e dove è stato posizionato un ponte Bailey per togliere il paese dall’isolamento, saranno destinati 750mila euro.
Altri 465mila, invece, saranno investiti per curare le ferite che il maltempo ha aperto in più punti della Provinciale 5, nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca e in particolare nelle frazioni di Garabiolo, Cadero, Armio, Lozzo e soprattutto a Biegno, dove la circolazione è ancora interrotta in attesa del completo ripristino della carreggiata, su cui l’erosione del pendio aveva fatto “scivolare” anche un serbatoio interrato di gasolio.
Aldo Simeoni, consigliere provinciale con delega alla Viabilità, segue da giorni l’avanzamento delle opere. Nel fine settimana era a Curiglia per l’apertura del ponte provvisorio e domani riassumerà al consiglio provinciale quanto è stato fatto in queste settimane e quanto ancora resta da fare.
«È stata data priorità a una struttura che potesse assicurare il passaggio di pedoni e automobili - anticipa Simeoni -. Questa scelta ha interferito con i tempi del cantiere. Ne eravamo consapevoli e ora siamo impegnati a recuperare. Se nei prossimi mesi le condizioni meteo non ci costringeranno a sospendere temporaneamente i lavori, riusciremo a completare la ricostruzione della strada entro Natale».
Domani, intanto, Villa Recalcati certificherà la copertura economica degli interventi.
«È stato rimodulato il piano delle opere pubbliche, rinviando alcuni capitoli di spesa al prossimo anno - aggiunge Aldo Simeoni -, e abbiamo fatto ricorso a una quota degli avanzi di amministrazioni. Non un solo minuto è stato perso».
A Curiglia la priorità ora è realizzare le strutture di contenimento della montagna, con una “diga” di micropali e un grande muro di cemento armato che reggerà la strada.
«La situazione della Provinciale 6 resta la più critica - sottolinea l’esponente della maggioranza guidata dal presidente Emanuele Antonelli -, ma restiamo in pressing anche sulla provinciale 5».
Un sovrappiù di impegno dopo il varo di altri sette cantieri distribuiti sull’intero territorio provinciale per la realizzazione di cinque rotatorie e di due piste ciclopedonali, che hanno comportato un investimento complessivo d oltre 3 milioni e 600mila euro tra Mornago, Vergiate, Galliate Lombardo, Laveno Mombello, Cugliate Fabiasco, Cocquio Trevisago e Besozzo, Induno Olona e Valganna.
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