IL RITORNO
Polizia postale al completo
Assegnato anche il comandante, l’ufficio potrà lavorare a pieno ritmo. In attesa di nuova sede

Settimana scorsa era stata ufficializzata la sua riapertura e ora, grazie all’assegnazione di comandante, potrà lavorare a tutto campo. Sì perché all’ufficio della Polizia postale di Varese, protagonista di una lenta agonia che lo aveva portato mesi fa alla paralisi totale ma ora riattivato in pieno, mancava un ufficiale di polizia giudiziaria, indispensabile per poter ricevere le querele presentate dai cittadini.
Ora questa lacuna è stata colmata: da ieri il nuovo comandante della Postale di Varese è l’ispettore Luigi Fonzo, proveniente dalla Polizia stradale e noto anche per il suo incarico di segretario provinciale del sindacato Coisp.
Tutto bene? Non proprio, perché ora la speranza di chi lavora nell’ufficio varesino, ma non solo, è che si possa trovare una sede più adeguata: attualmente, infatti, è negli spazi sopra le Poste di viale Milano.
«La Sezione di Polizia postale e delle comunicazioni di Varese si trova nella sede di viale Milano, che seppur vetusta e imbruttita dal tempo, è sempre meglio di niente – commenta il vicesegretario provinciale del Coisp, Andrea Albizzati -, in attesa che la Direzione delle Poste italiane metta a disposizione locali più consoni alle funzioni e meglio strutturati. Siamo inoltre felici che finalmente il Dipartimento di Pubblica sicurezza abbia assegnato un nuovo comandante, oltre ai sei tra agenti e assistenti già trasferiti dal mese di luglio scorso».
Quello di Varese è infatti «un ufficio della Polizia di Stato chiuso da troppo tempo, secondo le pregresse direttive ministeriali: a suo tempo avevano ristrutturato la specialità della Polizia di Stato che si occupa di investigare sulla rete web, concentrando la maggior parte delle forze e competenze solo a livello compartimentale, chiudendo molte delle Sezioni provinciali, fra cui Varese, appunto».
La Sezione avrà ora il compito di rapportarsi direttamente con due Procure della Repubblica – ossia Varese e Busto Arsizio - e pure con quella distrettuale di Milano. L’auspicio del sindacato di categoria è ora che la sede «venga dotata al più presto di uffici e mezzi idonei al raggiungimento degli scopi istituzionali – conclude Albizzati -, nonché a una miglior accoglienza del pubblico, che finalmente avrà di nuovo la possibilità di confrontarsi sul posto con gli investigatori informatici, oltre a un cospicuo incremento di personale in considerazione delle molteplici incombenze non solo giudiziarie».
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