GIUSTIZIA
«Rischio paralisi al Giudice di pace»
L’allarme della Camera civile: «Soltanto due i magistrati in servizio su un organico di 12. E con la riforma crescono le competenze»

La situazione della sezione civile del Tribunale di Varese, grazie all’arrivo di nuovi giudici, non è più grave come un anno fa (quando l’allora presidente Vito Piglionica denunciò pubblicamente una «grave scopertura» della pianta organica), ma a spaventare ora sono le conseguenze della riforma della magistratura onoraria. «Riforma che ridurrà il carico di lavoro per il Tribunale, ma lo sposterà sul Giudice di pace», afferma l’avvocato Sergio Terzaghi, presidente della Camera civile di Varese, che fa il punto sullo stato della giustizia alla vigilia dell’assemblea annuale dell’associazione forense dei civilisti varesini.
A ben vedere, manca più di un anno all’entrata in vigore della riforma (nel 2021) ma la situazione attuale non fa pensare a nulla di buono. Per questo i civilisti mettono le mani avanti: «Aumenteranno le competenze civili dei giudici di pace - spiega Terzaghi - che si dovranno occupare di tutte le cause condominiali e dei procedimenti di espropriazione mobiliare fino a 30mila euro di valore, mentre per gli incidenti stradali la competenza salirà a 50mila euro».
Insomma, i fascicoli trattati negli uffici giudiziari di viale Milano sono destinati a moltiplicarsi. «Peccato che oggi i giudici di pace in servizio a Varese siano solo due, sui dodici previsti dalla pianta organica, che peraltro si occupano sia di civile sia di penale».
E quindi «il rischio di intasamento, anzi di una paralisi dell’ufficio è più che concreto».
In piazza Cacciatori delle Alpi, invece, sembra essere tornato il sereno, anche se non tutti gli uffici sono assegnati. Nell’estate del 2018 lo stesso Terzaghi aveva parlato di «situazione molto grave, soprattutto nel settore civile», a causa di otto posti di magistrati vacanti e di due congedi per maternità. Da allora ci sono state nuove nomine (tre al civile, una al penale), insieme con l’arrivo di magistrati ordinari in tirocinio (Mot), e l’emergenza è rientrata, così come l’ipotesi di accorpare la sezione fallimentare a quella di Monza (ipotesi contro cui si era battuta proprio la Camera civile).
«La situazione è migliorata in quanto a numero di giudici, ora ci aspettiamo che con il nuovo presidente (oggi il facente funzioni è Orazio Muscato, a breve è attesa l’ufficializzazione dell’incarico a Cesare Tacconi, ndr) ci sia il rilancio del Tribunale di Varese, che appare secondario rispetto a quello di Busto Arsizio, diventato ciò che era Varese 15 anni fa. Il Tribunale, del resto, è lo specchio del territorio».
Ed evidentemente il supertribunale di Busto ha un “appeal” maggiore per un magistrato rispetto a Varese, che sembra essere solo una tappa verso una futura carriera in città più grandi, Milano in primis.
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