PIAZZA REPUBBLICA
Varese, svolta al mercato
Tendaggi uniformi: allo studio uno sconto sul plateatico per chi cambia. «Sarà più bello»
«Tende uniformi per i banchi del mercato di Varese». Rodolfo Calzavara, presidente provinciale e componente della giunta nazionale Fiva (Federazione Italiana Venditori Ambulanti), ha già avviato con l’Amministrazione comunale un percorso che potrebbe portare ad una miglioria, sicuramente estetica, del mercato di piazza Repubblica.
Le maggiori critiche che derivano dallo spostamento del mercato da piazzale Kennedy riguardano prevalentemente l’immagine che i banchi restituiscono della piazza principale della città. Visti dall’esterno, danno l’impressione di essere un’accozzaglia di furgoni, con tende antiestetiche e tutte diverse tra loro. Basta fare due passi tra le corsie per rendersi conto che l’abito non fa decisamente il monaco.
I furgoni non saranno di ultima generazione e le coperture sono datate, ma la merce in vendita è sicuramente di grande qualità. Una selezione di prodotti che ha addirittura cambiato la tipologia della clientela. «C’è un abisso. La clientela che si è avvicinata al mercato in piazza Repubblica è sicuramente diversa da quella che avevamo in piazzale Kennedy - spiega Calzavara -. I varesini si sono resi conto della qualità della merce esposta, in rapporto anche ai prezzi competitivi, e i mercati settimanali sono sempre più frequentati».
Qualcuno insomma è riuscito ad andare oltre l’immagine e ha iniziato a frequentare piazza Repubblica per fare la spesa, comprare i vestiti o semplicemente curiosare tra le ceste del mercato a caccia di prodotti particolari, di seconda mano e ben conservati. «Siamo consapevoli che l’immagine esterna del mercato di Varese non rende giustizia ai banchi che espongono, ma abbiano già avviato con l’amministrazione comunale un percorso per riuscire ad uniformare quanto meno i tendaggi di tutti gli ambulanti - continua - L’ipotesi al vaglio è quella di applicare una scontistica sul pagamento del plateatico a chi investe in nuovi tendaggi. Non è però semplice individuare il criterio di premialità: potrebbe essere proporzionale al numero di giornate di esposizione a Varese, ma è tutto ancora in fase di studio».
Una volta individuata la strada da seguire, gli ambulanti potrebbero essere incentivati a uniformare i banchi. «Nel frattempo stiamo portando ulteriori migliorie - aggiunge Calzavara - Nella parte centrale della piazza, per esempio, dietro le panchine di cemento, verranno posizionati dei grandi alberi per creare delle zone di ombra in cui sostare. Anche lungo il perimetro esterno del mercato, nel lato che porta verso via Manzoni, verranno messe delle piante che in qualche modo mitigheranno l’impatto estetico del mercato».
Una serie di aggiustamenti che derivano proprio dall’esperienza e che prima del trasferimento del mercato non erano prevedibili. «Un altro aspetto che abbiamo corretto in corsa è quello della gestione dei rifiuti». Quello della raccolta differenziata resta comunque un tasto dolente, perché non tutti gli ambulanti sono “educati” alla raccolta differenziata. «Il 60% dei lavoratori del mercato è straniero e fatica a star dietro alle regole sulla raccolta - conclude - Solo il 10% però rappresenta una nota stonata in tutto il contesto».
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