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Prima brucia l’auto della ex, poi ne pianifica l’omicidio. Tragedia sventata a Verbania grazie all’intervento della Polizia di Stato.

I fatti: lo scorso 23 ottobre al 112 era arrivata la segnalazione di un uomo che aveva dichiarato di voler uccidere la ex. Le pattuglie della Volante e della Squadra Mobile si erano precipitate a casa dell’uomo, un cinquantunenne residente in città. Questi, con lucida freddezza, aveva confermato ai poliziotti il suo intento, aggiungendo poi, che, compiuto il femminicidio, si sarebbe tolto la vita.

Non ci è voluto molto agli agenti per collegare l’uomo all’incendio di un’auto avvenuto in città qualche giorno prima il 20 ottobre. La macchina, infatti era intestata alla donna. I vigili del fuoco avevano trovato su uno dei sedili tracce di liquido infiammabile.

Dalla perquisizione della casa del cinquantunenne sono arrivate ulteriori conferme. C’erano infatti gli strumenti con i quali l’uomo aveva intenzione di compiere il delitto e una tanica con residui del combustibile utilizzato per appiccare il fuoco all’auto della ex.

Inoltre, per la vicinanza di altri veicoli, quell’incendio, avvenuto in una via molto frequentata e nel tardo pomeriggio, si sarebbe potuto propagare con un effetto domino e mettere a repentaglio anche l’incolumità dei passanti, studenti e lavoratori che stavano rientrando.

Grazie alla tanica trovate in casa e ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, per il cinquantunenne è scattato il fermo di polizia giudiziaria per incendio doloso, che è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Verbania che ha disposto nei confronti dell’uomo anche la custodia cautelare in carcere a Pallanza.

Lo scorso anno, un fatto analogo - auto bruciata dall’ex - era avvenuto nell’Alto Varesotto.

m.e.g.

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