SICUREZZA E VIABILITA’
Viconago, dopo la frana riapre la strada
In Prefettura a Varese vertice tra istituzioni per analizzare la situazione
Se tutto filerà liscio, la strada che collega Viconago con Cadegliano, chiusa dal 25 febbraio scorso, potrebbe parzialmente riaprire giovedì o venerdì prossimi. È questa la principale novità emersa dalla riunione di ieri mattina, venerdì 8 marzo, in Prefettura, a Varese. In questi giorni, infatti, prima delle precipitazioni intense previste nel fine settimana, stanno proseguendo i lavori di sistemazione del versante che, a quanto pare, permetteranno di aprire una corsia di 3 metri e mezzo, così da fare passare auto e pullman.
«I rocciatori in azione in questi giorni - spiega il sindaco Alberto Almieri - hanno fatto cadere il materiale instabile rimasto sul pendio sopra la strada. Per completare l’opera resta soltanto un massone e poi il versante sarà in sicurezza; grazie all’installazione di reti e new jersey paramassi, si potrà procedere alla riapertura».
Ora, visto che il dissesto idrogeologico non è una scienza esatta, non si potrà essere certi della riapertura finché questo non accadrà. Tuttavia è la prima volta che il primo cittadino indica una data per il possibile primo via libera, seppure parziale e, quindi la tempistica indicata dovrebbe essere assai probabile.
All’incontro erano presenti anche rappresentanti di Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comunità Montana del Piambello, nonché i deputati Stefano Candiani (Lega) e Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia). ll sindaco Almieri ha ricordato loro la situazione di disagio affrontata da tutti gli abitanti di Viconago, collegata al mondo, oggi, soltanto da una strada disagiata e ripida, con un susseguirsi di stretti tornanti che salgono da Lavena Ponte Tresa. Mentre il presidente della Comunità montana Paolo Sartorio ha manifestato il proprio apprezzamento per l’attività messa in campo dal Comune che, nonostante un organico al minimo numerico (un tecnico part-time) è riuscito ad affrontare l’emergenza «Con tempestività ed efficienza», anche grazie al geologo Domenico De Dominicis e alle imprese interpellate.
FRAZIONE AVIGNO ISOLATA
Al tavolo si è affrontata anche la questione della frazione di Avigno, isolata da dieci anni dal resto del paese e per cui fu stanziato un milione di euro senza risolvere il problema, a causa di un groviglio burocratico che, finora, non è stato ancora sciolto: «È incomprensibile - dice Almieri - come in un decennio il provveditorato alle opere pubbliche del ministero delle Infrastrutture non abbia prodotto alcunché, se non un progetto datato 2020, che è inevitabilmente destinato a essere rivisto per gli aumenti di prezzi di questi ultimi anni». In Prefettura si è quindi deciso di procedere in un altro modo: «La Regione farà da capofila della situazione in un intervento» per cui l’onorevole Candiani si è speso già all’incontro avvenuto un mese fa, così come altri esponenti politici interpellati.
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