CANDIDATURE
Dopo il marito la fascia tricolore
«Per coinvolgere le persone nella lista, ho e abbiamo camminato tanto quest’estate. Nel senso che, dopo avere intercettato chi ritenevo avesse un desiderio di voler migliorare Viggiù mettendosi in gioco, li ho invitati a camminare e, facendo due passi, tra il Colle Sant’Elia e il Monte Orsa, è nata la squadra». E così, per le prossime elezioni comunali del 2024, è nata una nuova compagine civica: in testa alla cordata c’è la candidata sindaco Elena Crestani.
Cinquant’anni, due figli, e ora la prima esperienza elettorale.
«La mia storia con Viggiù - racconta - nasce a Baraggia: i miei genitori si sono fidanzati alla festa di Sant’Antonio tanti anni fa, e poi, a noi ragazze di Cantello che potevamo essere pretenziose nella scelta del fidanzato, ci dicevano che dovevamo andare a Viggiù a farcelo scolpire apposta... e così ho fatto».
E dopo il fidanzato, diventato marito, ora arriva l’avventura in politica, un esordio: «Ho lavorato per trent’anni nella pubblica amministrazione - dice la candidata - ho una laurea in pedagogia e un master in diritto amministrativo e adesso, facendo sintesi di queste esperienze, sono direttore generale in una cooperativa sociale che si occupa di accoglienza di madri e di minori in stato di bisogno».
La candidatura è arrivata perché, come spiega ancora Crestani, «vorrei realizzare quello che manca un po’ a Viggiù, cioè un tessuto sociale e un’idea di comunità. Insomma, non sono contro qualcosa o qualcuno, ma mi piacerebbe portare in municipio il pensiero del nostro gruppo, differente da quello che è stato fatto in questi anni. Per esempio valorizzando i punti di forza del paese: la posizione tra Lugano e Milano, il territorio montano e l’aria buona che si respira qui, apprezzata ancora oggi da molti milanesi, la storia e l’arte che si ammira passeggiando per il paese. E poi le persone: come le nuove famiglie che scelgono di venire o restare a Viggiù e gli anziani, testimoni del paese e collante della società, infine i giovani che chiedono di essere ascoltati».
Il programma è ancora una bozza, «ma abbiamo già individuato cinque strategie fondanti. Siamo un gruppo di giovani, genitori e nonni che hanno un sogno su Viggiù, senza fantasticherie, ma che presenteranno cose fattibili. Nei nostri incontri ci stiamo divertendo, ci riuniamo spesso e siamo molto attivi».
Insomma, per ora in Valceresio Viggiù è di gran lunga il paese più frizzante in vista della tornata elettorale del 2024. Dopo l’annuncio del ritorno in campo dell’ex sindaco Sandy Cane, ora tocca ad Elena Crestani annunciare la sua candidatura, aggiungendosi a Emanuela Quintiglio, l’attuale sindaco che, quasi sicuramente, si presenterà per un secondo mandato in una sfida che, così, per adesso si preannuncia totalmente al femminile.
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