IL PROGETTO
Villa Mylius per grandi chef
Nasce l’Accademia d’alta cucina. Restauro degli spazi interni: lavori in estate
Il progetto definitivo è sui tavoli della Soprintendenza per le belle arti e il paesaggio, a cui il sindaco Davide Galimberti lo ha inviato alcuni giorni fa.
Il piano esecutivo di intervento, ultimo documento da predisporre prima dell’apertura del cantiere, sarà elaborato entro un paio di mesi dopo la firma del soprintendente Luca Rinaldi e dunque nella prossima primavera, il che autorizza l’Amministrazione comunale a programmare l’inizio dei lavori nella seconda metà del prossimo anno.
Da giugno in poi, dunque, le chiavi di Villa Mylius potranno essere consegnate a carpentieri, muratori, elettricisti, imbianchini ma anche a restauratori e tecnici informatici incaricati di trasformare la storica residenza immersa in un parco monumentale nell’Accademia di alta cucina intitolata a Gualtiero Marchesi.
Tempi (quasi) certi, che il primo cittadino ha confermato in un incontro a Palazzo Estense con Roberto Babini Cattaneo, rappresentante della famiglia che ha donato alla città la villa e i giardini.
«Un atto di rispetto, di attenzione e di gratitudine» ha fatto sapere il sindaco dopo avere presentato le soluzioni adottate per la «conservazione e la valorizzazione degli spazi interni».
All’incontro era presente anche l’assessore al territorio Andrea Civati con l’ingegnere Giulia Bertagna e l’architetto Franco Andreoli, coordinatori del team di professionisti che, negli uffici del settore Lavori pubblici, hanno messo a punto l’intervento di ristrutturazione.
«Villa Mylius - ha spiegato Galimberti - vivrà una seconda vita conservando la propria identità. L’edificio è tutelato e dunque non sono neppure ipotizzabili stravolgimento strutturali: unica concessione: l’apertura di tre finestre che erano già presenti nell’edificio originario e che erano state chiuse successivamente. Anche parte della pavimentazione di pregio sarà conservata e riproposta in un nuovo contesto: una scuola di alta cucina, con aule e laboratori, che sarà frequentata da maestri di assoluto valore e da non più di trenta allievi per ciascun ciclo di formazione didattica».
Costo dell’intera operazione: poco più di sei milioni di euro, messi a disposizione dal Comune (un milione e 800mila euro), dalla Regione Lombardia (quattro milioni) e dalla Fondazione Cariplo (500mila).
A farsi carico delle dotazioni necessarie all’attività dell’accademia sarà invece la Fondazione Gualtiero Marchesi, oggi affidata agli eredi del celebre chef, che subito dopo Natale depositeranno in municipio l’aggiornamento del “progetto culturale”, ovvero i contenuti e i programmi delle future attività dell’Accademia.
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