MALTRATTAMENTI
Botte e umiliazioni a moglie e figli: padre orco a processo
Busto Arsizio, inferno in casa: l’uomo augurava la morte alla donna e ai due minori

Una rabbia inspiegabile quella che spingeva il quarantottenne ad accanirsi contro la moglie e i loro due bambini. «Dovete uccidervi perché non valete niente», augurava quotidianamente a tutti». L’uomo ora è a processo davanti al collegio presieduto dal giudice Giuseppe Fazio con l’accusa di maltrattamenti. Moglie e figlia - costituite parte civile con l’avvocato Luca Abbiati - in aula hanno confermato tutto ciò che riferirono ai carabinieri nel 2017. L’indagine, dopo la denuncia ristagnò un po’, fino a quando non ci mise le mani il pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra: a settembre 2023 il gup decise per il rinvio a giudizio. L’imputato, che è difeso dall’avvocato Stefano Salvioni, verrà sentito alla prossima udienza.
CHIUSA AL GELO
Tra gli episodi narrati dalle vittime, la figlia ormai ventitreenne ne ha ricordato uno di particolare crudezza. «Un giorno, in inverno, mi chiuse in una stanza con le finestre spalancate e mi lasciò lì dentro». La ragazzina ebbe un attacco d’asma provocato dal freddo ma non ricevette alcuna cura dal padre. Poco dopo venne ricoverata in ospedale. «Spero che l’unico modo per vederti uscire da qui sia in una bara», le diceva il genitore al suo capezzale. Marito e moglie si separarono nel 2016 e quando arrivava il weekend con il padre per i ragazzi era un supplizio.
«SGUATTERA»
«Mi diceva che sono una madre inutile, una pulisci cessi, che meritavo la morte», ha spiegato al collegio. A quanto pare la donna avrebbe sopportato aggressioni e percosse per una dozzina di anni. Veniva trascinata per i capelli, presa per il collo e sollevata contro il muro, colpita a ombrellate sulla schiena. Il coniuge l’aveva isolata dal mondo.
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