MACABRA SCOPERTA
Orrore al parco: tre cani uccisi
Trovati dentro sacchi su un sentiero dell’Altomilanese. Sgozzati per levare i microchip
Nell’orrore si è imbattuta per caso una donna, nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 14 gennaio. Stava passeggiando lungo un sentiero del parco Altomilanese, ha notato tre sacchi neri gettati a bordo tracciato, deve aver pensato che si trattasse dei classici rifiuti gettati dagli incivili in mezzo al verde.
Ma quando si è avvicinata per controllare, ha fatto la macabra scoperta: dentro quei tre involucri c’erano infatti i cadaveri di tre cani, uccisi e buttati via.
Con un agghiacciante particolare in più: tutti e tre gli animali erano stati sgozzati, probabilmente dopo la morte e quasi certamente con lo scopo di eliminare i microchip che avrebbero permesso di identificare il proprietario (o comunque l’origine) dei quattro zampe.
A quel punto è scattata la telefonata al comando di polizia locale, con la pattuglia che si è subito presentata sul posto per avviare le indagini del misterioso quanto raccapricciante episodio.
Dettagli ulteriori per adesso non ne sono stati forniti, anche per non inficiare le possibilità di capire chi sia stato a compiere quell’atroce gesto.
Niente notizie su razza ed età dei Fido uccisi e messi nei sacchi. Si sa solo che la zona del ritrovamento è quella al confine con Villa Cortese, in fondo a viale Toscana, in pratica dove si trova la rotatoria realizzata qualche anno fa dopo il curvone che conduce a Legnano e che, se a destra porta a Villa Cortese, a sinistra consente appunto di entrare nell’area protetta del Pam. Insomma, un luogo abbastanza appartato (non a caso scelto da diverse prostitute) ma pure facilmente raggiungibile in auto.
La speranza è che in questo periodo quel tratto di immissione nel polmone verde sia uno di quelli presidiati dalle fototrappole piazzate per individuare gli scaricatori abusivi di rifiuti.
Ma, come detto, per ora il comando sta gestendo gli approfondimenti mantenendo il massimo riserbo.
Le ultime settimane hanno visto anche diversi fatti di avvelenamento di cani, come avvenuto a dicembre a Uboldo.
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