CORONAVIRUS
Scuole chiuse fino al 7
Prorogata la sospensione delle lezioni per un’altra settimana. L’assessore al Bilancio Caparini: «Aiuti economici insufficienti». Aumentano i guariti, 60, ma anche i deceessi: sono 23, tutti anziani

Scuole chiuse, in attesa della parola finale del governo sulle misure anticontagio (in corso la teleconferenza tra l’esecutivo e le Regioni coinvolte) c’è già una certezza: la sospensione dell’attività didattica sarà prorogata di un’altra settimana.
«E’ in corso la riunione con il premier Giuseppe Conte e gli altri presidenti delle Regioni. Per ora l’unica notizia che posso anticipare, soprattutto nel rispetto delle famiglie, è che anche la prossima settimana l’attività didattica delle scuole e degli asili resta sospesa. Vi aggiornerò non appena avremo altre notizie certe»: ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana su Facebook.
A fargli eco è l’assessore al Welfare Giulio Gallera: «Da parte del governo c’è sostanziale adesione alle nostre richieste - ha detto - Ci sono alcuni approfondimenti da fare, ma per quanto riguarda le scuole “sarà prorogata per un’altra settimana la sospensione».
Fino a sabato 7, dunque, aule chiuse e unica possibilità aperta (negli istituti che ne hanno la possibiità) resta quella dela didattica “smart”, affidandosi cioè a device e internet.
Per quanto riguarda il quadro generale delle misure per contrastare il contagio da covid 19, invece, occorrerà attendere alcune ore. Al momento la conferenza stampa in Regione è convocata per le 18, salvo ulteriori rinvii causa prolungamento delle trattative con il governo.
AIUTI, COSÌ NON VA
«Nel decreto non c’è nulla per i lavoratori e le aziende esterne alla zona rossa». Lo ha detto l’assessore al Bilancio, Finanza e Semplificazione della Regione Lombardia, Davide Caparini, commentando le misure approvate nella serata di venerdì 28 dal Consiglio dei ministri. «L’insufficienza degli interventi di contrasto alla crisi economica è evidente anche per la “zona rossa”, completamente ignorata il resto della Lombardia. Aspettiamo ora di leggere versione finale del Decreto Legge. Ma le misure, minime, per i 10 comuni della lodigiana prevedono per gli autonomi un contributo mensile di 500 euro, come adottato in occasione del Sisma del 2012, per i lavoratori dipendenti l'estensione degli ammortizzatori in deroga alle imprese sotto i 5 dipendenti e il rafforzamento del Fondo di Integrazione Salariale (FIS) per tutte le categorie di dipendenti».
«Gli stanziamenti del governo a sostegno dei lavoratori autonomi e subordinati - ha proseguito Caparini - in base ai nostri calcoli non sono sufficienti a coprire la metà del periodo previsto. Per la platea dei circa 25.000 lavoratori i 24,2 milioni stanziati coprono solo 45 giorni».
CONFERENZA STAMPA
Pochi minuti dopo le 18 è iniziata la consueta conferenza stampa in Regione, aperta in videocollegamento dal presidente Attilio Fontana, che ha annunciato come il tavolo con il governo sia ancora in corso. «Il virus è ancora presente, in fase espansiva - ha detto - ma siamo molto speranzosi che presto possano iniziarsi a vedere gli effetti positivi delle misure assunte una settimana fa». Il tavolo con il governo «sta portando buoni frutti, ci siamo molto basati su quanto detto ieri dai professionisti e quello che oggi è stato detto da altri esperti che il governo ha interpellato. Bisogna cercare di fare in modo che si possano compenetrare le esigenze di rispettare le libertà dei nostri cittadini e la tutela della sanità», ha concluso.
Poi ha preso la parola l’assessore al Welfare Giulio Gallera: «Ci sono sessanta guariti, con tampone negativo, e gli accessi giornalieri in ospedale continuano a diminuire».
«Siamo a 615 tamponi positivi realizzati su un totale di 5.723 tamponi realizzati, circa il 12% - dice -. Abbiamo 256 pazienti ricoverati, più 80 in terapia intensiva, meno rispetto a ieri. Il conto dei decessi è salito invece a quota 23, tutte persone anziane e con patologie».
«Stiamo interloquendo con il governo per inserire la possibilità di assunzione di pensionati, sia medici che infermieri. Abbiamo bisogno di personale specializzato», ha aggiunto Gallera.
«Ci stiamo preparando - la conclusione - per la gestione che non sarà di pochi giorni di accessi negli ospedali. Dobbiamo cercare di avere soltanto alcuni specifici ospedali, aree particolari, per gestire il problema del contagio e quindi circoscriverlo».
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