ROMA
Dossier FdI, 'dentro Bankitalia anche stranieri, sull'oro non si corrano rischi'
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - "Il capitale della Banca d'Italia,
comprese quindi le riserve auree, è detenuto da banche,
assicurazioni, fondazioni, enti ed istituti di previdenza, fondi
pensione ecc. aventi sede legale
in Italia. In molti casi si tratta di soggetti privati, alcuni
dei quali controllati da gruppi stranieri. L'Italia non può
correre il rischio che soggetti privati rivendichino diritti
sulle riserve auree degli italiani. Per questo c'è bisogno di
una norma che faccia chiarezza sulla proprietà". Lo si legge in
una nota informativa di FdI - anticipato dai siti di Repubblica
e Corriere della sera - intitolata 'Oro di Bankitalia al popolo
italiano: smontiamo le fake news', a proposito dell'emendamento
alla manovra presentato dal partito della premier Meloni.
"Inoltre - si nota nel documento dei gruppi parlamentari -, sul
sito della Banca d'Italia si afferma che l'oro è di 'proprietà
dell'istituto'. Un motivo in più per esplicitare che le riserve
auree sono di proprietà di tutti gli italiani".
"È importante - è la posizione di FdI sintetizzata nel
capitolo finale del documento, visionato dall'ANSA - ribadire
che queste riserve non saranno mai nella disponibilità dei
soggetti privati che detengono quote di capitale di Banca
d'Italia, alcuni dei quali fanno capo anche a gruppi stranieri".
È "sorprendente", viene spiegato, "l'allarmismo nato intorno
all'emendamento" alla manovra presentato da FdI in Senato, "che
ribadisce un principio normale e cioè che le riserve auree sono
di proprietà del popolo italiano, è sorprendente. La misura,
infatti, a differenza di quanto sostenuto da politici e analisti
di sinistra, né mette in discussione l'indipendenza della Banca
d'Italia, né viola i trattati europei". (ANSA).
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