DOLORE DOPPIO
Investita da un’auto pirata a Gavirate: nessuno l’aiuta
Ventenne colpita a una gamba nell’indifferenza generale
Era accasciata sul marciapiede. Spaventata e dolorante. Piangeva. Una ragazza ventenne era appena stata investita ma nessuno si è fermato a darle aiuto: in primis, chi l’aveva urtata sulle strisce pedonali, poi le altre auto che transitavano e nemmeno i passanti. Per lei è stata una esperienza scioccante non solo a causa del male fisico, ma soprattutto perché ha toccato con mano cosa siano la vigliaccheria e l’indifferenza.
L’INVESTIMENTO
È un brutto episodio da raccontare questo, ma è giusto che si conosca, in nome di quella solidarietà che deve connotare una comunità ma che in questa occasione, purtroppo è mancata. La giovane stava tornando dal lavoro, zaino in spalla, e giunta sulla via che conduce al lago di Varese, ha attraversato sul passaggio pedonale di fronte all’ufficio postale.
PANDA PIRATA
Ha visto giungere in lontananza una Fiat Panda, di colore dorato, che viaggiava a velocità sostenuta. L’azione successiva del conducente è stata quella di rallentare, ma non è stata sufficiente a evitare lo scontro con il corpo della ragazza, la quale è caduta sul suo cofano. La sua fortuna è stata di avere lo zaino sulle spalle che le ha protetto la testa. Poi l’inevitabile caduta a terra.
FERITA ALLA GAMBA
Quanto al resto del corpo, fianco e gamba, non è stato altrettanto: la gamba è stata colpita, prima di finire sull’asfalto. Ed è stato in quel momento, in cui la ventenne avrebbe avuto bisogno di aiuto,mentre cercava di alzarsi, che ha visto il suo investitore prendere il largo e andarsene. Lo spavento e il dolore, comunque, non le hanno tolto la lucidità di ricordare il volto del conducente: «Ricordo gli occhi, la forma del viso. Era un uomo dagli 80 anni in su». Nel frattempo le lacrime sono scese copiose, mentre a fatica si è risollevata per andare sul marciapiede.
INDIFFERENZA
Passavano le auto e anche dei pedoni, da cui la giovane, nonostante lo choc, ha capito che non sarebbe arrivato nessun aiuto. Il cellulare, per fortuna, funzionava bene e a lei non è restato che chiamare la mamma, sopraggiunta immediatamente. Prendere la via del pronto soccorso è stata l’azione più naturale, dopo avere cercato di placare lo spavento e il tremore. I medici l’hanno subito soccorsa: nulla di rotto, per fortuna, ma per un periodo dovrà camminare con le stampelle.
DENUNCIA CONTRO IGNOTI
Anche i carabinieri della stazione di Gavirate sono stati messi a conoscenza, tramite una denuncia verso ignoti. La richiesta della mamma, tramite il gruppo di Facebook “Sei di Gavirate se…”, a chi ha assistito e desidera contribuire a individuare il pirata della strada, chiude il cerchio di quello che si può fare concretamente, ma non toglie i segni che rimangono nell’animo lasciati da “una persona codarda” - come la definisce la ragazza - e da altre chiuse nel loro mondo egoista. Amarezza è la parola conclusiva di questa vicenda che decisamente non invoglia ad avere fiducia nel prossimo.
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Federica Lucchini
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