SICUREZZA E SOLIDARIETA’
I Lampi Blu salvano la vita, festa a Busto Arsizio
Celebrato un anno di attività: donati 30 defibrillatori alle forze dell’ordine

Ordinario e straordinario insieme, uniti dal cuore. Proteggere e salvare: sono le parole d’ordine che hanno preso concretezza grazie ai primi 30 defibrillatori donati che saranno posizionati su volanti e auto di servizio delle forze dell’ordine. Insomma, questa sera, lunedì 29 settembre, ha festeggiato nel segno dei cuori il suo primo anno di attività l’associazione Lampi Blu.
Il sodalizio guidato da Paolo Macchi e Matteo Inzaghi unisce poliziotti, politici e società civile e ora anche gli artisti. Presente il maestro compositore Luca Chiaravalli che ha condiviso un aspetto della sua vita, essere cardiopatico, e ha rimarcato l’importanza di conoscere l’utilità dei defibrillatori e di un intervento tempestivo salvavita.
È stata un’iniziativa vitale, come ha ricordato la primaria di Cardiologia dell’ospedale di Circolo di Varese, Battistina Castiglioni. Il bilancio di un anno di attività ha permesso all’associazione di crescere e raggiungere l’obiettivo: dotare i mezzi di servizio di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale di defibrillatori semiautomatici. Le pattuglie in servizio sul territorio sono le prime ad arrivare e intervenire: la velocità permette di salvare le persone. In tante occasioni è accaduto.
Macchi ha fatto gli onori di casa davanti a circa 300 persone tra politici e autorità. A partire dal prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, che ha sottolineato l’importanza del progetto: «Durante l’arresto cardiaco, ogni minuto conta. Le pattuglie sono già in strada e arrivano subito. Intervenire precocemente aumenta la ripresa delle persone. Queste donazioni e il posizionamento dei defibrillatori permettono di intervenire in modo tempestivo. Abbiamo una cultura della prevenzione e gli agenti sono formati per sapere come comportarsi per emergenza pubblica. Concludo pensando agli operatori. Non faranno un extra, ma continuano a difendere la vita, si affronta il silenzio del cuore facendolo ripartire».
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