ALPINISMO
Il Cerro Torre e l’omaggio a Pasquetto
Della Bordella e Bacci in Patagonia: l’impresa dedicata all’amico

«Ci sono milioni di montagne al mondo, ma il Torre è il Torre. E chi, come noi, ha accarezzato il suo granito o ha anche solo visto la sua sagoma spuntare dalla pampa, capisce perfettamente cosa intendo dire». Matteo Della Bordella, alpinista varesino a capo dei Ragni di Lecco, ha portato a termine una salita complessa sulla monumentale parete est del Cerro Torre, nella Patagonia Argentina, insieme all’altro varesino David Bacci e Matteo De Zaiacomo. La via - intitolata “Brother in arms” - è stata dedicata a un altro alpinista varesino, Matteo Pasquetto, scomparso nell’estate del 2020 in seguito proprio a un incidente in montagna. Una dedica, quella a Pasquetto, condivisa anche con Matteo Bernasconi, altro “ragno” ucciso da una valanga in montagna.
«“Brothers in arms” è il punto di arrivo di un cammino in Patagonia iniziato con Matteo Bernasconi 11 anni fa, è la via che avrebbe dovuto essere l’apice del nostro percorso insieme come amici, come alpinisti e come cordata - scrive Della Bordella -.
“Brothers in arms” è stato anche il grande sogno di Matteo Pasquetto, con il quale ho condiviso i primi veri tentativi sulla via. Tentativi decisivi e ricchi di esperienze forti per entrambi, in due, con condizioni non ottimali, sull’immensa parete Est».
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