SANITA’
Uscite pesanti, l’ospedale di Busto cerca specialisti
Con il pensionamento di Buizza anche l’Urologia è in crisi

A fine anno l’ospedale di Busto Arsizio perderà un’altra colonna: il primario di Urologia Carlo Buizza, ha infatti rassegnato le dimissioni per pensionamento. Teoricamente Buizza, sessantasette anni, avrebbe anche potuto continuare a dirigere la struttura complessa di Urologia, ma il medico non si è avvalso di questa possibilità. Una perdita di peso per il nosocomio cittadino, di cui Buizza è stato uno dei pilastri per decenni, in particolare dal 2008, quando è diventato primario dell’Urologia. Asst Valle Olona ha già predisposto l’iter del concorso pubblico che porterà alla scelta del suo successore.
Al di là delle criticità legate alla fase di transizione verso il nuovo ospedale di Busto-Gallarate, in questo momento storico Asst Valle Olona sconta anche circostanze contingenti come i pensionamenti di punti di riferimento come Buizza o Marco Merlo per l’Ortopedia (in questo caso le dimissioni risalgono al 2022).
Figure di spessore (e se ne potrebbero elencare altre) che devono – seppur con tutta la fatica del caso – essere rimpiazzate per mantenere alti gli standard di prestazione all’interno dell’ospedale.
LE MOSSE DELL’AZIENDA SANITARIA
Non si può dire, del resto, che l’azienda sanitaria guidata da Daniela Bianchi non si stia muovendo per dare risposte all’esodo dei medici che da qualche anno sta coinvolgendo gli ospedali di Busto e Gallarate (problema peraltro comune a tante strutture pubbliche): in questi mesi sono arrivate le nomine dei nuovi primari del Sant’Antonio Abate di Gallarate e, come detto, verrà avviato un concorso per selezionare il successore dell’urologo Buizza a Busto. Sempre nell’Urologia di via Arnaldo da Brescia dovrebbe arrivare il mese prossimo un medico ambulatoriale.
GASTROENTEROLOGIA
Certo, le difficoltà non mancano: ad esempio si fa fatica a reperire nuovi gastroenterologi, problema peraltro piuttosto annoso. È in corso la ricerca di cinque specialisti, anche con una certa urgenza.
Sono stati pubblicati nuovi bandi pure per il Pronto Soccorso e la Pediatria, in modo da dare man forte a chi già è impegnato in questi reparti. Altre selezioni sono poi in corso per l’Oncologia, non tanto perché siano diminuiti i medici ma perché – purtroppo – il lavoro da svolgere abbonda. È utile dunque rafforzare gli organici.
L’OBIETTIVO: UN SERVIZIO EFFICIENTE
L’obiettivo è garantire un servizio efficiente e puntuale ai pazienti del territorio da qui al 2029, quando – se tutto dovesse procedere secondo cronoprogramma – diventerà operativo il nuovo ospedale di Busto-Gallarate a Beata Giuliana. Contestualmente, c’è un’altra sfida da affrontare con attenzione: cosa ne sarà della vasta area attualmente occupata dal nosocomio? È da evitare ad ogni costo il rischio che la superficie resti senza una precisa destinazione (in particolare c’è preoccupazione per il futuro del gigantesco padiglione polichirurgico). Il nuovo Pgt dovrebbe fornire risposte importanti in quest’ottica.
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