CORONAVIRUS
Terza vittima a Busto, aveva 85 anni
Si tratta di Nunzietta Bozzetti, a cui non è bastata la prudenza degli ultimi giorni. La nuora: «Il suo sacrificio sia un monito a stare a casa»

La strage non si ferma. Da ieri sera, lunedì 16 marzo, Busto Arsizio piange la sua terza vittima causata dal coronavirus: si tratta di Nunzietta Bozzetti, 85 anni, residente in città.
La donna non aveva particolari patologie pregresse, ma l'aggressione del Covid-19 le è stata fatale.
È l'ennesimo dramma avvenuto nel territorio, dove il numero dei casi certificati fra i residenti cresce (il bilancio in questo momento parla di 26 positivi) e si susseguono gli appelli a non uscire di casa.
La storia di Nunzietta è l'esempio di come il pericolo sia per tutti, anche per le persone più accorte ma che sono state infettate prima delle restrizioni.
Lo spiega bene la nuora Cristina, che riferisce del dolore della famiglia ma vuole anche fare in modo che questa vicenda non sia vana: «Nunzietta stava bene ed è stata attenta a rispettare le regole per non contrarre il coronavirus. Purtroppo però forse era già troppo tardi. Ora, siccome molti continuano a uscire, speriamo che la sua morte serva almeno a far capire a tante persone che devono davvero stare a casa, perché questo virus é molto pericoloso e si muore, per di più soli».
Un pensiero va anche al personale ospedaliero di Busto: «Vorremmo ringraziare l’infettivologa, dottoressa Claudia Zeroli, per la grande umanità e professionalità con cui l’ha accompagnata fino in fondo, nel migliore dei modi».
La signora Bozzetti lascia due figli, Marcello e Mario Milani, tutti in quarantena, così come le loro famiglie. Per la città, come detto, è il terzo decesso, dopo quelli di un 86enne di Sant'Edoardo e del medico Roberto Stella, presidente dell’ordine dei medici di Varese.
© Riproduzione Riservata