OLTRE LE STATISTICHE
Uomini che uccidono le donne: la scia di sangue si allunga ancora
Nel 2011 Marianna, nel 2022 Stefania e Giulia, ieri Teresa. Ma anche Carol e Loretta. Il drammatico elenco tocca un po’ tutto il Varesotto

L’ex questore di Varese Francesco Messina lo aveva spiegato in maniera netta: «Non bisogna confondere l’omicidio di una donna con il femminicidio: il femminicidio è l’omicidio di una donna per motivi di genere». Questioni di terminologia, importanti a livello giuridico e di statistiche, che però poco cambiano nella sostanza dei fatti.
GLI ULTIMI DATI
Dall’inizio del 2025 sono state 10 le vittime di femminicidio – e nel complesso 17 le donne uccise –, nel periodo di tempo dal primo gennaio al 31 marzo, in base al report del Servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale, pubblicato pochi giorni fa sul sito del Viminale. Ora, dopo l’omicidio avvenuto ieri – mercoledì 16 aprile – a Samarate, dove una donna è stata uccisa con tre coltellate dall’ex marito, la tragica conta si allunga ancora. Uomini che non si arrendono alla separazione, uomini che non si rassegnano al fatto che la “propria donna” – come se si trattasse di oggetti – abbia fatto scelte diverse, uomini che si sentono artefici del futuro della persona con cui hanno condiviso pezzi di vita.
LE DUE TRAGEDIE DI SAMARATE
E anche la ricca e all’apparenza tranquilla provincia di Varese non è certo immune da questa piaga. Il pensiero corre veloce a un altro delitto consumatosi proprio a Samarate, quasi tre anni fa: era una notte d’inizio maggio del 2022 quando l’architetto Alessandro Maja, pare tormentato da problemi economici, decise di uccidere a colpi di martello la moglie Stefania e la figlia Giulia, ferendo gravemente il figlio Nicolò. Sempre Samarate, undici anni prima: il 14 novembre 2011 fu Marianna Ricciardi a essere massacrata con una scacchiera di marmo da Domenico Cascino. Al culmine di una violenta lite, scoppiata perché lei gli avrebbe ribadito di voler troncare la loro relazione, l’uomo iniziò a picchiarla selvaggiamente: «Non uccidermi ti prego, pensa alla mia bambina», lo supplicò Marianna. Dopo la mattanza, Cascino si lavò in bagno e cercò di alterare la scena del delitto simulando un furto nella villetta.
I PRECEDENTI NEL VARESOTTO
Ma il sanguinoso elenco, dietro cui si celano storie drammatiche, tocca un po’ tutta la geografia del territorio, da nord a sud, senza distinzioni. Tra i casi recenti più emblematici c’è l’omicidio della giovane di Sesto Calende Carol Maltesi, uccisa l’11 gennaio del 2022 dall’ex bancario Davide Fontana in una casa di Rescaldina. E ancora, riavvolgendo il nastro del tempo, il delitto di Laveno Mombello, nel luglio del 2016: Roberto Scapolo colpì a morte la moglie Loretta al culmine d’una discussione, poco prima di partire per le ferie. Femminicidi o omicidi di donne, delitti passionali o covati tra le mura di casa, poco importa: al di là delle etichette buone per tabelle e statistiche, ieri a Samarate la drammatica scia di sangue s’è allungata ancora.
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