IL CASO
«Azzannato da un cane: 210 punti»
Un 56enne è stato aggredito da un pastore maremmano all’uscita dal lavoro. Necessario anche un intervento chirurgico
La fine di una giornata di lavoro in cantiere, il tempo di raggiungere la propria automobile per tornarsene a casa, ed ecco l’inizio dell’incubo. Questione di pochi attimi: dal nulla è sbucato un cane di grossa taglia - dalle prime informazioni, sarebbe un pastore maremmano - che ha aggredito l’uomo, costringendolo poi a ricorrere alle cure dei medici, che gli hanno ricucito le ferite con 210 punti di sutura. Il drammatico episodio è avvenuto in via Martin Luther King, a Casbeno. A raccontare quei momenti è la vittima, A.P. le iniziali, capocantiere varesino di 56 anni, che ha deciso di parlare perché «io sono alto un metro e ottanta e peso novanta chili, ma se al mio posto ci fosse stato un bambino le conseguenze avrebbero potuto essere ben più tragiche».
«Erano all’incirca le cinque di pomeriggio - spiega l’uomo - avevamo finito di lavorare e, dopo aver attivato l’antifurto del ponteggio, mi sono diretto verso l’auto. Ero girato e all’improvviso mi sono trovato addosso questo cane di grossa taglia».
Prima i morsi al polpaccio, poi ricucito dai medici con un intervento chirurgico durato circa tre ore, e pochi attimi dopo, quando la vittima si è arrampicata su un muretto alla ricerca di una via di fuga, anche all’interno coscia.
«Ho iniziato a urlare e a scalciare - prosegue l’uomo - e alla fine il cane si è allontanato, infilandosi nel bosco che si trova in fondo alla strada». Lui è rimasto a terra, con il sangue che usciva a fiotti dalle ferite: «Pensavo mi avesse preso l’arteria femorale», rimarca il 56enne. L’uomo è stato soccorso dalla moglie, che lo ha caricato in auto e portato al Pronto soccorso dell’ospedale di Circolo: lungo il tragitto, hanno incrociato una pattuglia della Volante che, vista la situazione, li ha scortati fino a destinazione. «Avevo perso molto sangue e mi hanno portato in Rianimazione. Mi hanno ricucito le ferite con 210 punti di sutura: 170 interni e 40 esterni». Ora lo attende un periodo di riposo e convalescenza, ma il pensiero torna sempre a quei momenti: «Ho deciso di raccontare tutto per mettere in guardia le persone - conclude il 56enne - perché quel cane si è allontanato ma non si è ancora capito se abbia un proprietario».
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