HOCKEY SU GHIACCIO
Mastini, rischio esilio
Le gravi problematiche relative al PalAlbani spingono la società giallonera a cercare ospitalità al Pala Agorà di Milano

I guai del palazzetto del ghiaccio di via Albani, proprio in questi giorni al centro di un’acerba polemiche a livello comunale, fanno esplodere la prima grana. «Proprio oggi la società Mastini Varese ha avuto un colloquio per valutare la possibilità di disputare a Milano le partite stagione di IHL 2020-2021». È l’incipit, duro come una condanna, del comunicato emesso pochi minuti fa dalla società giallonera: «Se Varese non ci darà la possibilità di allenarci e disputare il campionato di IHL nella nostra città, siamo disposti a trasferirci a Milano per le partite della prossima stagione. Abbiamo sondato la disponibilità del Pala Agorà».
Attualmente la direzione intrapresa dalla società è proprio quella di studiare un piano alternativo per partite e allenamenti, a conferma della determinazione di voler svolgere una stagione da protagonisti (dopo che la cavalcata dei Mastini nello scorso campionato era stata interrotta dall’emergenza covid, ndr).
«Riguardo al palaghiaccio, improvvisamente ci sono notizie che smentiscono quelle dei giorni precedenti, per poi cambiare ancora scenario a distanza di poco tempo. Sapete bene che una società si è recentemente aggiudicata il bando per la ristrutturazione e la riqualificazione dell’intera area dell’impianto varesino esistente, ma siamo in attesa di conoscere, anche attraverso l’intervento del Comune, i tempi e i modi di svolgimento lavori. Di conseguenza, le varie attività sportive, tra cui anche la nostra dell’hockey su ghiaccio, dovranno organizzarsi per allenamenti, gare, partite. Anche se la notizia è trapelata solo in questi giorni, sono mesi che i vertici della nostra società hanno fatto richiesta di poter disporre di una pista provvisoria esterna qualora non venga approvata l’agibilità dell’impianto, ma ancora siamo in attesa di notizie in merito. Ogni giorno ci interfacciamo con le amministrazioni nella speranza di avere delle risposte, ma non sempre è facile comunicare e avere il dialogo auspicato. Ci è stata data fine mese come una data possibile per farci avere delle risposte».
In un clima di totale incertezza, che coinvolge la stessa federazione e non consente di programmare in modo sistematico la ripresa dell’attività, anche le squadre giovanili restano m”sospese”. «Noi Mastini, però, una certezza l’abbiamo e l’abbiamo sempre avuta, fin da quel “maledetto” mese di marzo in cui dall’oggi a domani è stato interrotto il nostro sogno. Quel sogno vogliamo riprenderlo dal punto in cui gli eventi ce lo hanno sgretolato. L’intenzione di costruire una formazione competitiva in grado di lottare per le prime posizioni del campionato c’è e mai è tramontata, nonostante il silenzio di questi mesi. Ci siamo messi di buona lena, giorno dopo giorno, per cercare di ripartire, non senza difficoltà. Abbiamo saldato tutti gli onorari pattuiti e salderemo regolarmente tutto ciò che sarà in scadenza nelle prossime settimane. Grazie a chi ha dimostrato comprensione per le difficoltà che l’interruzione del campionato ci ha causato sotto l’aspetto economico e finanziario, con mancati introiti derivanti da spettatori e sponsor. Nonostante ciò, nella sede di via Albani, nessuno ha rivisto gli obiettivi futuri, mantenendo fede a quanto inizialmente previsto. Siamo una società riconosciuta solida e la dimostrazione deriva dal fatto che molti giocatori si sono proposti per venire a giocare a Varese e altrettanti hanno manifestato il desiderio di voler continuare ad essere parte del progetto Mastini. Dalla settimana prossima inizieremo a ufficializzare la composizione del nuovo roster. Dal punto di vista della ricerca sponsor ci siamo mossi allo stesso modo e nessuno si è tirato indietro. Tutti hanno dimostrato grande comprensione e dedizione alla causa. Inoltre siamo anche alla ricerca di nuovi partner che possano entrare a far parte della famiglia giallonera, dando il loro contributo e sostenendo le nostre attività attraverso nuove sponsorizzazioni. Come abbiamo sempre detto, il Mastino è di Varese, della città, dei tifosi, delle imprese, del territorio. Purtroppo, dovendo prendere in concreta considerazione l’ipotesi di trasferimento fuori città per allenamenti e partite, i costi saranno superiori a quelli inizialmente prospettati e preventivati. Per questo, ci impegneremo nella ricerca di nuovi sponsor e nuovi partner che possano aiutarci a salvaguardare il movimento hockeystico di Varese».
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