IL CASO
«No» al nuovo canile a Bizzozero: lettera aperta al sindaco
Wwf Oa Insubria e cittadini rilanciano la contestazione al progetto: «Un corridoio ecologico non si tocca»

«Un corridoio ecologico non si tocca». Con questa frase il WWF OA Insubria e, parallelamente, un gruppo di cittadini tornano a contestare il progetto del nuovo centro polifunzionale con gattile e ricovero per animali a Varese. Due voci diverse ma unite dalla stessa preoccupazione: la scelta dell’area dei Duni a Bizzozzero, riconosciuta come corridoio ecologico e ritenuta a rischio da interventi di urbanizzazione. Nella loro lettera aperta al sindaco, i cittadini puntano il dito contro quella che definiscono una contraddizione rispetto agli impegni elettorali: «Via il cemento e rinaturalizzazione di nuove aree; valorizzazione della rete di aree protette; creazione di un parco diffuso e connesso». Promesse che, a loro avviso, si scontrano con l’idea di realizzare un canile, struttura che il ministero classifica come “industria insalubre produttrice di cattivi odori, rumori e rifiuti”. Nella missiva vengono elencati i punti critici: la vicinanza a un parco naturale riconosciuto dalla Provincia, la funzione di corridoio ecologico per fauna selvatica, la mancanza di urbanizzazione con conseguente necessità di nuova fognatura e la strada d’accesso giudicata inadeguata. Domanda finale, provocatoria: «I terreni della zona diventeranno così edificabili?». Sul fronte associativo, il WWF ha diffuso un comunicato che ribadisce la contrarietà al progetto e il disappunto per la scarsa considerazione delle osservazioni già inviate al Comune. «Sappiamo che il progetto è stato accolto e manifestiamo un profondo dispiacere; non vengono considerate le istanze che il WWF ha ricevuto dai cittadini ed evidenziato formalmente. Negli atti comunali era scritto chiaramente che “l’area dei Duni a Bizzozzero si presenta come uno spazio incontaminato da preservare e dedicare agli sport all’aria aperta”. Parole vostre, non nostre». L’associazione parla di «spazio da godere con rispetto, dai cittadini e dalla fauna selvatica», e critica la mancata Valutazione Ambientale Strategica: «È preoccupante che si sia sostenuta la non necessità di procedere con VAS, ancor più nel momento in cui è in discussione il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale». Il WWF chiede dialogo e soluzioni alternative, come il recupero di aree già edificate: «Crediamo che ci sia tempo per trovare risposte soddisfacenti con la partecipazione, senza arrivare a contenziosi sulla delibera comunale».
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