IL COMUNICATO
Angei: «Lottiamo per ristabilire le regole democratiche»
Il vicecapogruppo della Lega si rivolge ai «cari colleghi di sinistra che sostengono l’amministrazione Galimberti» citando De André: «Credete pure di pensarvi assolti, siete per sempre coinvolti!»

«”Credete pure di pensarvi assolti, siete per sempre coinvolti!” Questa frase, estrapolata da una famosa canzone di De André, e riferita ai moti del Maggio francese, si addice perfettamente ai cari colleghi di sinistra che sostengono l’amministrazione Galimberti», scrive in una nota il vicecapogruppo della Lega in Consiglio comunale a Varese, Stefano Angei, dopo la decisione da parte delle minoranze di abbandonare l’ultima seduta del Consiglio comunale prima della pausa estiva.
«Senza perdere tempo a replicare alle continue prese di posizione, contraddittorie persino rispetto a quanto affermato dal Sindaco stesso - dove noi consiglieri di opposizione saremmo concentrati solo sui social e distaccati dalla realtà, oltre che, udite udite, rifiutare il confronto nelle sedi istituzionali -, sentendo i (s)ragionamenti della maggioranza - proprio loro che sono i primi a disertare le commissioni (che, se non mi sfugge qualcosa, sono anch’esse luoghi istituzionali) -, vorrei che passasse chiaramente il messaggio che la battaglia intrapresa dal centrodestra non è una battaglia basata su capricci o “cavillucci” (come li ha definiti il Signor Sindaco), ma bensì una battaglia di valori, di prospettive per Varese e soprattutto una giusta e doverosa battaglia per poter svolgere pienamente il mandato che abbiamo ricevuto dai Varesini. Finché non ci sarà consentito di lavorare nelle commissioni - non come diciamo noi e non come vorrebbe la maggioranza, ma come il regolamento prevede -, finché il Sindaco e i suoi assessori non risponderanno alle interrogazioni - non come vogliamo noi, o come vorrebbe la maggioranza, ma, anche in questo caso, come il regolamento prevede -, finché il Presidente del Consiglio comunale non farà rispettare il regolamento per tutelare non solo noi consiglieri di opposizione, ma il Consiglio comunale stesso, ecco, finché ciò non avverrà, non possiamo certo sottrarci dal mantenere ferma la nostra posizione e continuare a lottare per ristabilire quelle regole democratiche che oggi sono state sovrastate da un oscurantismo e da un’ingerenza del Sindaco che, tristemente, coinvolge i consiglieri della sua maggioranza».
«Pensate: se tutto ciò fosse successo con un sindaco di centrodestra, sono più che certo che loro (l’attuale maggioranza) avrebbero fatto il diavolo a quattro, non nelle sedi istituzionali come facciamo noi, ma fuori, urlando al fascismo e alla dittatura. Ebbene, forse noi abbiamo troppo rispetto di quello che una volta era un luogo rappresentativo della città e dei suoi abitanti, e che oggi è purtroppo diventato il teatro dove va in scena, se va bene una volta al mese, uno spettacolo scritto da un solo sceneggiatore che fa anche il regista, e che concede, qualche volta, delle parti ad attori minori che, abbeverandosi di questa grazia concessa, lo assecondano pur consci - perché fuori microfono vengono anche a confessarmelo - di essere nel torto e di non condividere quanto sta avvenendo. Ecco, allora a maggior ragione, se non volete neanche provare a smussare, a scardinare e a ribellarvi, forse per paura, forse per proteggere qualcosa o qualcuno, ecco, per tutto questo, vi dico a pieni polmoni: “Credete pure di pensarvi assolti, siete per sempre coinvolti!”»
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