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Marsico: «Io sindaco? Spronato da tanti»
L'ex assessore provinciale interviene nel dibattito sulla sua candidatura

Dopo settimane di voci e indiscrezioni, Luca Marsico rompe il silenzio e apre ufficialmente alla possibilità di correre come sindaco di Varese per il centrodestra. Lo fa con un lungo post sui social in cui riconosce come «il tormentone politico del mese di agosto» sia stato il suo nome e sottolinea di essere stato «spronato» da tanti cittadini e sostenitori. Avvocato cassazionista, classe 1964, Marsico è stato sindaco di Brusimpiano, consigliere provinciale e assessore alla Sicurezza, Ambiente ed Energia della Provincia di Varese. Nel 2013 è entrato in Consiglio regionale con Forza Italia, di cui è stato anche coordinatore provinciale, salvo poi lasciare il partito nel 2018. Da allora non ha più tessere, ma ha continuato a muoversi nell’area civica del centrodestra con l’associazione “Insieme & Futuro”. Nel suo messaggio parla della necessità per la città di «voltare pagina», di ritrovare «nuovo entusiasmo, nuove attenzioni, una diversa capacità di ascolto, un nuovo decoro». Poi aggiunge che, se i partiti del centrodestra riterranno la sua figura un valore aggiunto, farà «le opportune riflessioni». Non si tratta di un passo indietro, ma nemmeno di una candidatura già in campo: è piuttosto un modo per dire che la palla ora passa alla coalizione, da cui attende una chiamata.
Il concetto diventa ancora più chiaro quando conclude con un invito: «Non sarebbe bello scrivere insieme il nome del nuovo sindaco sull’albo d’onore del Comune di Varese?». Parole che suonano come una vera e propria disponibilità, un messaggio politico diretto agli alleati.
Il nome di Marsico, circolato più volte come ipotesi, assume così una concretezza nuova. Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e le liste civiche dovranno ora decidere se convergere sulla sua figura o cercare un’alternativa per guidare la sfida a Palazzo Estense.
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