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Paolo Ruffini: cercare l’Io a cui si può aggiungere una ‘D’
Quattro serate agli Arcimboldi di Milano per il divertente happening comico senza regole

Quattro serate al Tam Teatro Arcimboldi di Milano per Din Don Down – Alla ricerca di (D)io, lo spettacolo che Paolo Ruffini porta in scena con gli attori con disabilità della Compagnia Mayor Von Frinzius. Il 23, 24 e 30 settembre e il 10 novembre, con la regia di Lamberto Giannini e l’accompagnamento al pianoforte di Claudia Campolongo, l’inedito “happening” comico senza regole che ha già segnato il tutto esaurito nella passata stagione torna a sovvertire il senso di quello che viene definito “normale”, sorprendendo, incantando, mixando comicità, disobbedienza e tenerezza. Uno show che esplora con ironia il senso della spiritualità e della vita e i dilemmi e le questioni che riguardano il divino, a prescindere dalle forme o dalle sembianze in cui ciascuno possa riconoscerlo. Mostrandosi talvolta anche spregiudicato, irriverente, dissacrante. «Più che uno spettacolo – scrive Paolo Ruffini parlando di questa messa in scena -, è un viaggio, un’esperienza. Ogni volta che si apre il sipario, sappiamo tutti che alla fine non saremo gli stessi. E ogni volta è diverso, ogni volta ci lascia qualcosa di nuovo, a noi e al pubblico. Credo sia l’unico spettacolo che potresti vedere anche dieci volte e non ti sembrerebbe mai uguale alla volta precedente. È una ricerca interiore, attraverso la risata e la poesia, del senso più profondo del nostro Io. E se davanti all’Io si aggiunge una ‘D’ potremmo rimanere stupiti dall’aver trovato altro». Questo progetto, assieme al precedente lavoro teatrale Up&Down che coinvolgeva sempre attori con disabilità, ha ispirato anche nuove inclinazioni: nel gennaio di quest’anno ha debuttato su Radio 24 Radio Up&Down – la trasmissione con un cromosoma in più, condotto da Ruffini, che da dieci anni si occupa di sociale, con Federico Parlanti, primo speaker radiofonico italiano con Sindrome di Down, e a maggio l’attore ha lanciato il video podcast Din don down – Alla ricerca di D(io), in cui intervista ragazzi e ragazze con disabilità su temi della vita e sulla spiritualità. Capace di unire diversi linguaggi, Ruffini è anche regista e autore: tra i suoi documentari, Perdutamente – Non si guarisce dall’Alzheimer, non si guarisce dall’amore e Resilienza. Personaggio amato e seguito dal pubblico, conta oltre un milione e quattrocentomila follower su Instagram, due milioni su Facebook e cinquecentomila su TikTok. Tra i suoi format video anche Il Babysitter - Quando diventerai piccolo capirai e Il Badante - Il presente è già il futuro in cui intervista bambini e anziani su tematiche filosofiche.
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