LA MOSTRA
Sono «Fatte su misura» le sculture in movimento
L’allestimento si trova al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano. Le vetture appartengono a un periodo in cui l’auto era un oggetto singolare e per pochi

«Fatte su misura». Ed esposte come nuovo percorso di visita dedicato al design e all’ingegno dell’auto italiana al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Sono quattro vetture iconiche dell’eccellenza su strada: tre appartenenti alle collezioni del Museo e una affidata a esso in custodia giudiziaria dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Milano, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano, e che torna così a disposizione della collettività. Si tratta della Bianchi 8HP del 1903, dell’Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato del 1932, della Bisiluro DaMolNar del 1955, corredata da un modello tattile con audiodescrizione in italiano e inglese attivabile tramite QRCode a rilievo e da una didascalia in braille, e dell’Alfa Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring del 1938. Quest’ultima, con più di settantacinque anni e sottoposta alle specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali, è stata sequestrata in Francia a gennaio dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Milano nell’ambito di un’indagine che, comunicano dal Museo, ha permesso di individuare un’associazione per delinquere finalizzata al compimento di plurimi reati e, in particolare, dei delitti di corruzione, falsi in atti pubblici e accesso abusivo a sistemi informatici. «L’opportunità di questa collaborazione – sottolinea il direttore generale del Museo, Fiorenzo Marco Galli - ci permette ancora una volta di sottolineare il valore culturale del patrimonio tecnico-scientifico, coerentemente con la missione del Museo, oltre che di sostenere concretamente l’educazione alla legalità. Accogliere nelle nostre collezioni un bene sequestrato e restituirlo al pubblico attraverso un percorso di valorizzazione accessibile e curato, significa riaffermare il ruolo del Museo come spazio civico, dove il sapere tecnico e scientifico si intreccia alla storia sociale, economica e istituzionale del Paese. Fatte su misura è un esempio emblematico di come l’innovazione culturale possa nascere dal dialogo fra tradizione e contemporaneità». Il nuovo allestimento è esposto nella galleria al secondo piano del Museo, in uno spazio che è stato riprogettato per accogliere queste “sculture in movimento”, rendendole visibili su tre lati e riflettendo il quarto in una boiserie a specchio che moltiplica i dettagli. Inoltre un video in Lingua dei Segni Italiana, sottotitoli e audio in italiano e immagini e animazioni completano l’allestimento rendendolo più accessibile. Visitabile nel percorso di visita libera incluso nel biglietto d’ingresso del Museo da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 17 e il sabato e festivi dalle 9.30 alle 18.30, l’allestimento omaggia la tradizione artigianale, ingegneristica e stilistica dell’automobile italiana e, nota Emanuela Carpani, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggi di Milano, «ripercorre l’infanzia e la prima adolescenza dell’automobile in Italia, attraverso l’esposizione di quattro oggetti rarissimi, ben fotografando un periodo in cui l’auto era ancora un oggetto singolare e accessibile a pochi. Il racconto ci restituisce uno spaccato significativo della storia tecnologica e industriale italiana, in cui committenti, progettisti e costruttori si ritrovarono a lavorare insieme per realizzare pezzi unici, fatti su misura, per l’appunto, entrati poi nell’immaginario collettivo come icone di stile, simboli di potenza ed eleganza». Un progetto, conclude il Presidente del Museo, Giampio Bracchi, che «riunisce l’innovazione tecnologica, il valore storico dell’auto anche come icona del design e dello stile italiano nel mondo, e un’artigianalità fatta su misura del committente».
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