IL CASO
Varese: fondi sulla sicurezza. Il Pd sconfessa la Lega
Manuela Lozza della segreteria cittadina Dem: «Chiesti solo 4.000 euro alla Regione? Guardate il caso Sondrio... »

Una nuova puntata dello scontro tra Pd e Lega sulla sicurezza a Varese. Il segretario cittadino del Carroccio, Marco Bordonaro, aveva attaccando la giunta di centrosinistra, guidata dal sindaco Davide Galimberti, per aver chiesto solo 4.000 euro dei fondi messi a disposizione da Regione Lombardia, citando il caso di Sondrio che, con progetti indicati, si è messa nelle condizioni di ottenere 40.000 euro. La replica arriva oggi dalla segretaria cittadina del Pd, Manuela Lozza. Eccola: «Bordonaro attacca la Giunta per aver chiesto a Regione Lombardia soltanto 4.000 euro per le forze dell’ordine e cita l’esempio di Sondrio che invece ne ha chiesti 40.000. Peccato che, come ben racconta il segretario provinciale del Pd di Sondrio, Michele Iannotti (articolo di Sondrio Today1) la città montana non abbia visto neanche una lira. Motivo? I fondi stanziati da Regione Lombardia per la sicurezza erano finiti». «Ma tu guarda: ancora una volta, Governo e Regione si sono dimostrati inefficaci e, come sempre, i fondi stanziati per la sicurezza non sono neanche lontanamente sufficienti» aggiunge Manuela Lozza.
«Fatta la necessaria premessa che dopo vent’anni di amministrazione leghista, sappiamo bene che non è proprio Bordonaro a poterci dare lezioni sulla gestione dei fondi e in generale riguardo alle finanze del Comune, cercando di non farla troppo lunga, non ha forse fatto bene l’Amministrazione varesina ad assicurarsi 4.000 euro, che per inciso coprono meno della metà della spesa, e così ad ottenere strumentazioni indispensabili, piuttosto che fare gli ingordi e poi restare con il piatto vuoto? La richiesta, basata su esigenze contingenti e quantificabili, non ha forse premiato la nostra scelta? Ora abbiamo un nuovo etilometro, una fototrappola in più e un dispositivo portatile per accertare il falso documentario: spesa vicina ai 10.000, di cui 4.000 euro finanziati da Regione Lombardia. Meglio di un pugno di mosche, no?» proseegue Lozza con toni anche ironici.
«Ultima nota: odio dovermi ripetere e così annoiare i lettori, che sono molto più intelligenti di quanto creda il segretario della Lega: il Pd varesino non ha bocciato la proposta del Taser, ma è stata la Lega a non permettere agli agenti di polizia locale di decidere in piena libertà se averlo in dotazione, attraverso il referendum proposto dall’assessore Raffaele Catalano e pienamente appoggiato dal Pd».
© Riproduzione Riservata