SERIE A
Varese, Moody e Freeman le armi in più
Prima uscita pubblica e presentazione dei due nuovi giocato biancorossi. Domenica 5 ottobre parte il campionato: trasferta a Sassari

Stefan Moody e Allerik Freeman sono i veterani del roster della nuova OJM che cerca ancora certezze dalla sua potenziale coppia di titolari sul perimetro. Il play del 1993 e la guardia del 1994 hanno svolto oggi, mercoledì 1 ottobre, la prima uscita pubblica presso lo showroom del partner biancorosso Divani&Divani.
«Stefan ha giocato quasi tutta l’estate, ed Allerik ha lavorato duro per recuperare da un infortunio. Ora siamo entusiasti di vederli in maglia biancorossa per un grande lavoro sia in difesa che in attacco agli ordini di coach Kastritis» li introduce il g.m. Zach Sogolow. Il treccioluto play racconta così il suo stato psicofisico dopo un precampionato incerto: «Stiamo molto bene insieme, sono contento per come è iniziata la stagione dal punto di vista del lavoro. Stiamo cercando di crescere e ci aspettiamo di farlo in questi ultimi giorni prima del debutto di domenica 5 ottobre a Sassari. Il precampionato a fasi alterne? Dipende più che altro dal sistema di gioco, devo ancora abituarmi a rispondere a situazioni diverse rispetto a quelle cui ero avvezzo. Ma non c’è come ripetere e provare più e più volte per prendere confidenza con le richieste, mi sto accorgendo che a poco a poco sto acclimatandomi».
Freeman, ufficialmente confermato al termine del periodo di prova di 5 settimane concordato a fine agosto, racconta così le sue prime impressioni: «Dal primo momento sono stato accolto molto bene dalla società e dai compagni. Varese è una città dove la pallacanestro ha un ruolo importante e questo dà una spinta in più; sono pronto per lavorare e dare il massimo».
Moody indica nella tradizione del club biancorosso una delle chiavi che lo ha portato a scegliere l’OJM in estate: «Mi sono documentato su Varese, ho scoperto la sua grandissima tradizione, e quando c’è questo tipo di background da alimentare è un plus importante. In Italia non ero mai stato ed era l’occasione giusta per misurarmi con il vostro campionato».
La guardia ex Venezia fa il punto della situazione sul suo recupero dall’infortunio al tendine d’achille operato in Grecia a dicembre 2024: «Statisticamente il tempo di recupero da un infortunio come il mio è di un anno; sono passati 9 mesi dall’operazione ma io mi sento molto bene. Sono contento di essere molto più avanti rispetto alla media, cosa che mi hanno confermato sia lo staff medico che lo staff tecnico. Il preparatore Silvio Barnaba, i medici ed i fisioterapisti mi hanno aiutato moltissimo, su di me è stato fatto un lavoro personalizzato, e mi sento molto migliorato rispetto alle aspettative. Per esperienza non sono tante le società in Europa che possono mettere a disposizione un sistema così efficace per il recupero dagli infortuni».
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