L’ARRESTO
Braccialetto e divieto, ma perseguita la ex: varesino torna in carcere
Messaggi e telefonate: stalker 61enne di nuovo in cella
Alla fine del 2024 era stato scarcerato, ma girava con il braccialetto elettronico e aveva ancora il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna. Nel frattempo è stato pure condannato per maltrattamenti, ai danni della stessa donna (la sentenza, però, non è ancora diventata definitiva perché si attende il verdetto della Corte d’appello di Milano). Ma ultimamente il varesino è tornato alla carica, tempestandola di messaggi e telefonate, arrivando persino a presentarsi nel negozio del fratello di lei. E così, dopo l’ennesima denuncia, è scattato l’arresto, non solo per atti persecutori ma anche per violazione del provvedimento del giudice che gli proibiva di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Il sessantunenne, difeso dall’avvocato Corrado Viazzo, è comparso ieri mattina davanti al gip del Tribunle di Varese Alessandro Chionna per l’interrogatorio di garanzia. E avrebbe fornito la sua versione dei fatti, respingendo l’accusa di aver cercato di avvicinare la donna, la quale avrebbe però registrato le sue ultime telefonate, quelle che hanno poi spinto la Procura a chiedere il giro di vite, poi concesso dal gip.
IL PRECEDENTE
Un anno fa il varesino, ristoratore in pensione, era finito in manette per lo stesso motivo. «Mi chiamava tutti i giorni, me lo trovavo sotto casa oppure davanti al negozio in cui lavoro», ha raccontato la 45enne nell’aula giudiziaria. E dalla gabbia dei carcerati l’uomo aveva seguito buona parte del processo per maltrattamenti in famiglia, concluso con una condanna a due anni e otto mesi di reclusione e un risarcimento di 15.000 euro alla vittima - assistita dall’avvocato Romana Perin - per gli anni di aggressioni, verbali e fisiche, e di umiliazioni («Un giorno, poiché mi ero rifiutata di obbedire a un suo ordine davanti a un suo conoscente, mi fece inginocchiare e mi chiese di baciargli le mani per chiedergli scusa, perché, disse, non dovevo fargli fare brutta figura»). Poi, scaduti i termini di custodia cautelare, è tornato in libertà, ma con braccialetto elettronico e divieto di avvicinarsi alla donna e di contattarla in qualsiasi modo. Divieto che ha violato nuovamente nelle ultime settimane, con il risultato che per lui si sono riaperte le porte del carcere.
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