IL PROGETTO
«Pista ciclabile folle»: Angei all’attacco su viale Belforte
Interrogazione urgente del leghista sul cantiere: «Opera sbagliata e inadeguata, devastante per il commercio»
La realizzazione della pista ciclabile lungo viale Belforte infiamma il dibattito politico a Varese. Il leghista Stefano Angei attacca duramente la scelta dell’amministrazione comunale parlando di «una pista ciclabile folle» e di «un progetto che danneggia il quartiere e mette in ginocchio il commercio». Il vice capogruppo del Carroccio in consiglio comunale ha depositato «un’interrogazione urgente sul cantiere di viale Belforte perché siamo davanti a una scelta urbanistica che definire discutibile è poco. La pista ciclabile che l’Amministrazione sta imponendo è un’opera sbagliata, inadeguata al contesto e potenzialmente devastante per il commercio e la viabilità del quartiere».
Situazione già critica
Angei, dopo aver raccolto segnalazioni ricevute da residenti, esercenti e associazioni di categoria, è intervenuto sulla questione sostenendo che «ridurre carreggiate, eliminare parcheggi e modificare la circolazione in una delle arterie più congestionate della città significa aggravare una situazione già critica. Non esistono studi d’impatto economico, non esistono analisi serie sul traffico, non esiste un confronto vero con chi vive e lavora in quell’area. È un progetto calato dall’alto, che rischia di produrre danni irreversibili».
Angei ribadisce la contrarietà della Lega alla pista ciclabile perché «non migliora la mobilità, non risponde alle esigenze del quartiere e mette in difficoltà attività che ogni giorno lottano per restare aperte. È una scelta ideologica che ignora completamente la realtà di Viale Belforte e di Biumo Inferiore».
La richiesta di una commissione consiliare
Poi aggiunge: «Sono e sarò totalmente al fianco dei commercianti e dei residenti. La loro voce deve essere ascoltata, non ignorata. Per questo chiederemo la convocazione di una commissione consiliare ad hoc, affinché i commercianti possano esporre direttamente le loro ragioni e l’Amministrazione sia chiamata a rispondere in modo trasparente e documentato»
«Viale Belforte e Biumo Inferiore meritano soluzioni concrete, non cantieri che paralizzano il traffico e mettono in ginocchio il commercio».
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