L’ALLEANZA
«Una rete contro le dipendenze giovanili»: seminario a Varese
Istituzioni, esperti e rappresentanti del mondo sportivo riuniti alle Ville Ponti
Istituzioni, mondo della scuola e società civile sono riunite oggi, martedì 17 giugno, alle Ville Ponti di Varese, in Sala Napoleonica, per una giornata di studi dedicata alla lotta contro le dipendenze giovanili. Il seminario, che si svolge in occasione della Giornata internazionale contro la droga, che ricorre il 26 giugno, vuole creare un fronte comune per la prevenzione, mettendo al centro lo sport.
L’ALLEANZA
L’iniziativa, dal titolo “Tessere la rete: approcci preventivi e integrati contro le dipendenze giovanili”, è promossa da un’ampia alleanza che include Prefettura, Provincia, Ats Insubria, Ufficio Scolastico Territoriale e Camera di Commercio. Si stanno alternando gli interventi di medici, docenti universitari, rappresentanti del mondo della scuola e delle strutture educative e sportive: tutti insieme per costruire una rete contro le dipendenze. A testimoniare l’importanza dell’evento la presenza delle massime cariche istituzionali, tra cui il prefetto Salvatore Pasquariello e il questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, quello della Provincia, Marco Magrini.
FONTANA: «NON BASTA LA REPRESSIONE»
Non solo repressione ma un «approccio integrato»: il problema delle dipendenze fra i giovani ha bisogno del coinvolgimento di tutti, secondo il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che ha partecipato al seminario, insieme agli assessori al Welfare, Guido Bertolaso, alla Solidarietà sociale, Elena Lucchini, e alla Cultura, Francesca Caruso. Il governatore ha ricordato la legge del 2020 con cui la Regione ha istituito la “Rete Diffusa Dipendenze” in ogni Ats. «Siamo convinti che per contrastare efficacemente le dipendenze – ha spiegato – serva un approccio integrato: al fianco dell’azione repressiva delle forze dell’ordine, sono fondamentali il recupero del territorio, la presenza di presidi sociali e sanitari e il coinvolgimento attivo dei cittadini». Quindi «pieno sostegno, da parte di Regione Lombardia, al rafforzamento delle reti territoriali in grado di affrontare il fenomeno delle dipendenze giovanili con strumenti concreti e condivisi». «I Protocolli territoriali, come quello sottoscritto con la Prefettura di Varese – ha aggiunto Lucchini –, si ispirano a forme innovative di cittadinanza attiva, impegno e protagonismo dei ragazzi, volte proprio al rafforzamento del ruolo sociale, della responsabilizzazione per innescare una cultura valoriale improntata al rispetto, alla legalità, alla fiducia e al senso di appartenenza». Contro il disagio giovanile «la cultura è il primo antidoto» ha rivendicato Caruso. «Per questo – ha aggiunto – abbiamo scelto di sostenere iniziative diffuse, radicate nelle comunità e in grado di portare la cultura fuori dai luoghi tradizionali».
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