SERIE A
L’OJM cresce, ma cede nel finale: Venezia passa 86-75
Varese alla quarta sconfitta consecutiva. Buona prova di Iroegbu, ma sono ancora troppe le sbavature
L’Openjobmetis cresce, ma non si sblocca. Quarto stop consecutivo per la truppa di Ioannis Kastritis, che cede il passo sul campo della Reyer Venezia pur riuscendo a competere fino agli ultimi 120 secondi contro una big. L’impatto dell’esordiente Iroegbu (4/11 al tiro, 8/8 ai liberi e 4 assist) dà maggior spinta all’attacco e vigore alla difesa. Ma sono ancora troppe le sbavature di una OJM che trova i primi guizzi stagionali offensivi di Moody, virtuale sostituto di un Librizzi debilitato dall’influenza. Varese ricuce con difesa, corsa e triple alcuni passaggi a vuoto sul piano delle scelte offensive, rientrando da meno 14 a meno 3 nel secondo quarto e da meno 12 a meno 2 nell’ultima frazione. L’assetto con due lunghi e l’innesto di un realizzatore provetto in regia aumentano la qualità del gioco biancorosso dando maggiori riscontri in difesa; troppi però gli sbalzi di tensione in attacco, dove è evidente la necessità di registrare ancora i meccanismi di una squadra bisognosa di conoscersi dopo il precampionato condizionato dalle assenze e i recenti “trapianti” dal mercato. I progressi ci sono, ma quando conta riemergono vizi atavici che dovranno essere eliminati in fretta. Anche perché fra poco più di 48 ore arriverà a Masnago la corazzata Virtus Bologna: martedì 4 novembre alle 20 serviranno aumentare ancora autonomia e qualità per poter competere...
LA PARTITA
Resta Moody e debutta Renfro nello starting five biancorosso che produce un buon volume perimetrale con la scarica iniziale dall’arco di Tazè Moore. Vantaggi ospiti in avvio (9-14 al 5’, 13-17 al 7’) ma appena calano le percentuali dal perimetro l’Umana avvicina il baricentro a canestro con i secondi tiri di Nikolic. E appena l’attacco OJM deraglia forzando soluzioni in cattivo equilibrio, la Reyer la punisce in velocità con un maxi-break di 16-2 a cavallo fra primo e secondo quarto (39-25 al 15’). Poi però Varese riannoda i fili del gioco con Iroegbu che ha impatto da realizzatore e costruttore di gioco: punti dal perimetro ed assist per il nigeriano e controbreak biancorosso fino al 42-39 del 18’. Il finale di tempo però è rivedibile con un paio di forzature punite in velocità da Nikolic (14 a metà gara): pesa il 7/21 da 3 a metà gara sul 46-39 del 20’. L’attacco OJM è legato a filo doppio all’esito delle soluzioni balistiche: la fiammata di Moody riapre il match fino al 57-52 del 25’, ma l’attacco si pianta di nuovo e un dardo allo scadere dei 24 secondi di Cole ridà l’inerzia ai padroni di casa. La coppia Cole-Bowman prende in mano le chiavi dell’attacco Reyer, si viaggia a elastico con Venezia che segna da sotto e Varese a replicare dall’arco sull’asse Alviti-Iroegbu (70-66 al 33’). Minimo divario il 73-71 del 35’ firmato ancora dal nigeriano, che però fallisce un paio di opportunità importanti dopo la replica dall’arco di Candi. E il vecchio Moody (difesa sguardo su Bownan e “palo” dall’angolo da 3 sul meno 7) si rivede nel momento peggiore. Passi avanti, ma ancora non basta...
Umana Venezia-Openjobmetis Varese 86-75 (25-23; 46-39; 65-57)
VENEZIA: Tessitori 9 (3-8), Cole 10 (2-4, 1-3), Horton 4 (2-7), Lever (0-1), De Nicolao, Candi 10 (1-1, 2-3), Bowman 14 (5-5-6, 1-3),Wheatle, Nikolic 16 (7-9, 0-1), Parks 12 (3-6, 0-2), Wiltjer 8 (0-2, 2-5), Valentine 4 (2-2, 0-2). All. Neven Spahija.
VARESE: Alviti 11 (3-9 da 3), Moore 11 (1-4, 3-5), Villa ne, Assui (0-2 da 3), Nkamhoua 15 (4-8, 2-6), Iroegbu 19 (1-3, 3-8), Librizzi (0-1, 0-1), Ladurner 2 (1-1), Moody 11 (1-2, 3-8), Freeman (0-1, 0-1). All. Ioannis Kastritis.
Arbitri: Valzani, Bettini, Marziali.
Note – Tiri liberi: Venezia 18/23, Varese 13/16. Rimbalzi: Venezia 46 (Parks 8), Varese 31 (Nkamhoua 8). Totali al tiro: Venezia 25/45 da 2, 6/22 da 3; Varese 10/24 da 2, 14/39 da 3. Assist: Venezia 18 (Cole 5), Varese 17 (Moore, Iroegbu 4). Valutazione: Venezia 105, Varese 81. Spettatori 3200 circa.
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