SICUREZZA
Piazza Repubblica, le telecamere della discordia
L’assessore: «Immagini online? No per privacy»

La Commissione sicurezza del Comune di Varese, convocata per discutere questioni urgenti, come il controllo di Piazza Repubblica, ha acceso il dibattito tra amministrazione, opposizione e cittadini presenti. Al centro della discussione, la gestione delle telecamere della piazza, l’utilizzo della casetta di presidio della Polizia locale e l’efficacia delle recenti ordinanze contro il consumo di alcool. Temi che riflettono una più ampia preoccupazione per la sicurezza urbana e la percezione del degrado.
IL NO DELL’ASSESSORE ALLE IMMAGINI ONLINE
L’assessore alla Sicurezza Raffaele Catalano ha bloccato la richiesta del comitato di commercianti e residenti di mettere in rete le telecamere di piazza Repubblica, citando diversi limiti normativi. «Occorre rispettare i criteri di utilizzo dei dati stabiliti dalle norme sulla protezione della privacy» ha spiegato. La posizione dell’assessore, seppur tecnicamente ineccepibile, non ha però convinto l’opposizione. Il consigliere leghista Stefano Angei ha criticato l’approccio, definendolo distante dalle necessità dei cittadini: «Le risposte tecniche non risolvono i problemi pratici legati al dilagare del degrado. Bisogna calarsi nella realtà, perché le criticità persistono e la misura è colma». Per approfondire il tema, su richiesta anche del consigliere Luca Paris (Movimento 5 Stelle), è stata programmata una nuova Commissione con l’audizione del responsabile per la protezione dei dati del Comune, al fine di valutare la possibilità di utilizzare le riprese in modo compatibile con le normative. Anche se, interrogato dal Comitato di piazza Repubblica, il Garante della Privacy aveva già dato parere favorevole all’iniziativa, fornendo anche i riferimenti normativi da utilizzare per porre un formale quesito.
LA CASETTA
Altro punto discusso è stato l’utilizzo della casetta di piazza Repubblica come presidio fisso della Polizia locale. Cosa che nei fatti non sarebbe mai avvenuta. Secondo il comandante della Polizia locale, la struttura non sarebbe funzionale per un monitoraggio costante, soprattutto nelle ore notturne. «Di notte è più efficace utilizzare pattuglie mobili - ha spiegato - Durante il giorno, il presidio ha invece una certa utilità come punto operativo».
CONTROLLI NOTTURNI
I consiglieri hanno quindi chiesto chiarimenti sui controlli notturni effettuati in generale e sugli interventi specifici nei confronti degli esercizi commerciali, spesso al centro di episodi di degrado. Questo alla luce della recente ordinanza anti-alcol disposta dal sindaco che, pur essendo uno strumento potenzialmente utile, «risulta inefficace senza un adeguato controllo sul territorio», hanno sottolineato i consiglieri di opposizione, che hanno chiesto anche «maggiore trasparenza sulle attività di controllo e una valutazione delle aree a rischio, per evitare che altre zone della città subiscano un ulteriore degrado».
A difendere l’operato dell’amministrazione è stato il presidente della Commissione sicurezza, il consigliere Pd Lorenzo Macchi: «Ci sono luoghi in cui si delinque maggiormente, ritengo però sia causato da un decadimento sociale importante che vediamo ovunque – ha detto –. Come amministrazione non abbiamo la bacchetta magica, ma stiamo utilizzando ogni strumento disponibile come deterrente». La Commissione sicurezza si è conclusa con un quadro di interrogativi aperti e molte tensioni tra tecnicismi amministrativi e richieste di soluzioni concrete. La sicurezza in Piazza Repubblica rimane un problema sentito e le misure adottate finora sembrano non bastare.
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