IL CENSIMENTO
Varese, la sicurezza, le telecamere
Sono 79 ma non tutte moderne. Il buon esempio di Bobbiate

A Bobbiate, dopo anni di richieste, sono state ripristinate le cinque telecamere di videosorveglianza di piazza Bossi. L’intervento si era reso urgente soprattutto a fronte dei numerosi atti vandalici ai danni dei muri degli edifici del comparto. Le telecamere, inoltre, costituiscono un deterrente contro le manovre azzardate degli automobilisti. Queste telecamere, numerate dalla 32 alla 36, sono fisse, ovvero inquadrano ognuna un segmento della piazza e – come le altre della città – sono collegate alla centrale della polizia locale di via Sempione. Gli agenti – ripartendo i due schermi in 16 parti - possono guardarne fino a 32 nello stesso momento, monitorando a distanza, in tempo reale, quello che avviene in tutta la città.
IL CENSIMENTO
Il Comune ha appena terminato un censimento delle telecamere cittadine, finalizzato ad aggiornare gli impianti obsoleti e a renderli più efficienti. Si tratta, in molti casi, di impianti vetusti, con più di 10 anni di anzianità, che presto verranno ulteriormente implementati collegandoli alla fibra ottica, cosa che consentirà maggiore velocità di trasmissione di dati e fluidità delle registrazioni. Gli impianti di videosorveglianza funzionanti in città sono 79. «In questo momento Varese ha un sistema di videosorveglianza efficiente», afferma l’assessore alla polizia locale Raffaele Catalano, convinto che le telecamere possano costituire un deterrente, e che le immagini registrate da questi impianti possano dare supporto alle indagini investigative. Con dei limiti: un semplice passamontagna può essere sufficiente a nascondere l’identità di chi commette un illecito.
IMPIANTI AGGIORNATI
Gli impianti di recente aggiornati sono 25. Si trovano in piazza Venti Settembre, via Como, via Manzoni, piazza San Giuseppe, piazza Monte Grappa, piazza Battistero, piazza San Vittore, piazza Marsala, vicolo Canonichetta. Bobbiate è l’unico rione cittadino provvisto di telecamere comunali. Grazie a un bando, presto si posizionerà un nuovo impianto all’intersezione con viale Milano e via Dandolo. Successivamente si interverrà nel comparto delle stazioni, con una dozzina di nuove telecamere che sorveglieranno l’area che si estende dalla caserma Garibaldi a piazzale Kennedy, passando per via Casula, viale Milano e largo Comolli. Un ulteriore potenziamento della videosorveglianza potrebbe riguardare i parchi cittadini, ma l’investimento è collegato all’eventuale vittoria di un bando che prevede un cofinanziamento di 77mila euro. Non è escluso che il Comune decida di intervenire anche al parco Perelli di Biumo, dove esiste una telecamera brandeggiante (che ruota orizzontalmente), a cui potrebbe aggiungersene una seconda. Una curiosità, invece, riguarda piazza Repubblica: le telecamere con sensore di Finmeccanica, progettate per seguire i movimenti delle persone, non sono mai entrate in funzione; in piazza ci sono impianti tradizionali, sia fissi che brandeggianti.
GRUPPI CONTROLLO VICINATO
Nell’ottica di coinvolgere i cittadini nella cura del proprio territorio, rendendolo più controllato e sicuro, l’assessore Catalano intende dare nuovo stimolo ai gruppi di controllo di vicinato. Ora in città ne esistono tre: uno a Bobbiate, e due a San Fermo. Venerdì scorso in Comune si è tenuta una riunione con i referenti di questi gruppi, che d’ora in poi collaboreranno tra di loro. «Varese non è una metropoli - conclude l’assessore - quello che accade a Bobbiate può benissimo succedere di lì a poco anche a San Fermo. Da qui l’esigenza di condividere le informazioni».
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